Se è vero che la Francia, in particolar modo in tema di vino, sopravanza l’Italia sotto molti punti di vista, si deve pur affermare con orgoglio che qualche primato appartiene senza dubbio al nostro paese. Si pensi, a titolo di esempio, al primo caso di denominazione ufficiale per quel che concerne l’enologia.
Risale, infatti, al 24 settembre 1716 il celebre editto, emanato da Cosimo III de’ Medici, in cui vengono dichiarate espressamente quattro zone la cui produzione vitivinicola si segnala per evidente eccellenza: intitolato Sopra la Dichiarazione dé Confini delle quattro Regioni Chianti, Pomino, Carmignano, e Val d’Arno di Sopra, il documento anticipa, di fatto, quelle che, oltre due secoli più tardi, saranno le denominazioni di origine e, nella fattispecie, dimostra una notevole lungimiranza, giacché tre su quattro delle regioni citate (manca solo Val d’Arno di Sopra, oggi suddivisa tra Chianti Colli Aretini e Chianti Colli Fiorentini) costituiscono tuttora vere e proprie DOC.
Immancabile, al fianco di Chianti e Pomino (zona vocata alla produzione anche di vini bianchi), Carmignano, futuro ospite di Vini e Vinile.
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